Pianificazione e aggiornamento del piano di Protezione Civile
Ultima modifica 26 luglio 2023
La Legge Regionale 7/2003 "Disposizioni in materia di protezione civile" ha stabilito disposizioni finalizzate, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997 n.59) ed ha ulteriormente specificato le funzioni comunali in materia di protezione civile; la stessa Regione Piemonte ha poi deliberato i regolamenti attuativi della suddetta Legge Regionale n.7/2003.
Il Comune di Alba si era dotato di un piano comunale di protezione civile, approvato dal Consiglio Comunale con la deliberazione n.37 del 24 marzo 1997.
Alla luce della Legge n.100 del 12 luglio 2012 avente per oggetto: "conversione in legge con modificazioni, del Decreto Legge 15 maggio 2012 n.59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile" nella quale si stabiliva l'obbligo per i Comuni di approvazione del piano comunale di emergenza, in data 30/11/2012 con deliberazione del Consiglio Comunale n.81 veniva approvata la parte del piano comunale di protezione civile denominata: Sezione organizzazione integrata del sistema di comando e di controllo: - gli organi comunali di protezione civile - procedure operative - mansionario dell?unità di Crisi, oltre al "Regolamento di disciplina degli organi e delle strutture di protezione civile".
Per quanto riguarda la parte di piano comprendente gli scenari di rischio, sono stati necessari tempi più lunghi nella ricerca e inserimento dei dati delle aree da includere negli scenari, in particolare nella scelta della perimetrazione delle aree coinvolte nel riscio inondazione, nella definizione delle aree da allertare nello stesso rischio per diversi corsi d'acqua e nel raccordo vicendevole dei diversi scenari anche in relazione all'iter di approvazione del Nuovo Piano Regolatore Generale Comunale, adottata con deliberazione del Consiglio Copmunale n.10 del 27/03/2013, corretto ed integrato con deliberazione del Consiglio Comunale n.67 del 30/09/2013. Infine, con la deliberazione del Consiglio Comunale n.100 del 14/12/2015 sono state adottate le determinazioni comunali ai sensi dell'art.15, comma 13 della Legge Regionale n.56/77 e s.m.i. relative alle osservazioni formulate dalla Regione Piemonte.
Inoltre, a fronte di un processo tecnico operativo condiviso tra Autorità di Bacino e Regioni, sono state considerate le carte di pericolosità allegate al "Piano di gestione del rischio alluvioni" (PGRA) relativo al distretto idrografico del Po, ai sensi della Direttiva 2007/60/CE, cosiddetta Alluvioni, recepita con D.Lgs. 49/2010, adottato nella seduta di Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino del fiume Po del 17/12/2015, con deliberazione n.4/2015 e adottato dalla Regione Piemonte per la parte di propria competenza, con DGR 14/12/2015, n.8-2588.
La Direttiva Alluvioni prevedeva infatti che entro il 2015 le Autorità di Bacino distrttuali avessero redatto i Piani di gestione del rischio di alluvioni, affrontando tutti gli aspetti legati ai fenomeni alluvionali e definendo anche le misure per la gestione delle emergenze da rischio idraulico ai fini di protezione civile, aspetto quest'ultimo di competenza delle Regioni.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n.44 del 31/05/2016 è stato approvato il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile
Il Piano di Protezione Civile risulta così suddiviso:
- Inquadramento Generale: Relazione metodologica, inquadramento e relativa cartografia
- Sezione Organizzazione Integrata del sistema di comando e di controllo
- organi comunali di protezione civile
- procedure operativi
- mansionario Unità di Crisi
- Scenari di Rischio: scenari di rischio idraulico e scenari di rischio idrogeologico
- Scenario rischio inondazione fiume Tanaro (Tavola 2)
- Scenario rischio inondazione torrente Talloria (Tavola 3)
- Scenario rischio inondazione torrente Riddone (Tavola 4)
- Scenario rischio inondazione torrente Cherasca (Tavola 5)
- Scenario rischio inondazione torrente Seno d'Elvio
- Scenario rischio dissesti (Tavola 6A, Tavola 6B, Tavola 6C)
- Risorse: Organizzazione delle risorse
- Informazione e formazione: Organizzazione della formazione ed informazione
- Modulistica
Nelle sezioni sopraelencate, sono stati affrontati i principali rischi del territorio producendo una cartografica che delimita le aree a rischio e le aree che necessitano di misure di minimizzazione del rischio anche non strutturali; è stato anche affrontato l'allertamento della popolazione residente e la definizione delle aree di attesa ed accoglienza.
Sono state individuate le principali risorse in termini di persone, materiali e infrastrutture utili nella gestione dell'allerta ed emergenza.
Sono state analizzate le procedure operative da intraprendere in caso di allerta ed emergenza, partendo dal sistema di allertamento del Centro Funzionale Regionale per i rischi più frequenti a cui è esposto il territorio comunale, ma anche per i rischi cosiddetti "imprevedibili".
Nella stessa sezione viene definito il mansionario dell'Unità di Crisi, ovvero i compiti che ogni funzione di supporto deve espletare in caso di emergenza e nelle diverse tipologie di emergenze, individuando i responsabili delle funzioni indicate.
È stato inoltre affrontato il tema della formazione e informazione diventato prioritario, perchè individuato dalla Regione Piemonte nella DGR 14/12/2015, n.8-2588 come misura da promuovere nell'ambito del PGRA (piano di gestione del rischio alluvioni) proprio per Alba, che rappresenta una delle 20 ARS (area a rischio significativo) regionali.
Infine è stata definitiva la modulistica da utilizzare nelle fasi di allerta ed emergenza, anche sulla base dei modelli elaborati e perfezionati con l'esperienza nelle diverse allerte ed emergenze susseguitesi in questi anni.