Archivio storico del Comune di Alba
Ultima modifica 27 luglio 2023
L’archivio è il complesso degli atti prodotti da un soggetto nello svolgimento della propria attività e conservati allo scopo di tutelarne gli interessi amministrativi, politici, giuridici, economici e fiscali. I documenti conservati negli archivi pubblici sono beni demaniali ed inalienabili (artt. 822 e 824 del Codice Civile), fanno parte del patrimonio culturale nazionale (artt. 2 e 10 del D.lgs. 42/2004) e sono soggetti alla tutela della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
L’archivio storico del comune di Alba custodisce il ricco e prezioso patrimonio documentario della città a partire dal XIV secolo fino al 1970. Testimonia non solo l’attività amministrativa della comunità nel corso dei secoli, ma anche la vita delle donne e degli uomini che ne facevano parte. È dunque un servizio sia per gli storici che per i cittadini.
Il corpus documentario ha una consistenza complessiva di circa 520 metri lineari e nel corso del tempo si è consolidato in due distinte parti: la Sezione sec. XIV-1900 e la Sezione 1901-1970.
È singolare che ancora oggi la sezione antica e una parte di quella novecentesca siano conservate nell’ampia sala del municipio costruita a inizio ‘900 per ospitare l’archivio. Le pareti sono ricoperte da un suggestivo doppio ordine di armadi di legno con ante in ferro e vetro.
L’archivio albese è particolarmente ricco sia per quantità che per contenuto della documentazione. Si sono conservate le serie abbastanza complete degli atti deliberativi che contengono le decisioni prese dai vari organi amministrativi (consiglio comunale, maire, giunta municipale, sindaco, podestà, commissario prefettizio), quelle contabili e fiscali che documentano le entrate e le uscite comunali, gli atti di lite che testimoniano i rapporti con le comunità vicine, le autorità superiori e i cittadini, il nucleo dei volumi di catasto che racconta i mutamenti del territorio, ecc. Si può affermare che sono presenti, in maggiore o minore misura, tutte le tipologie documentarie che solitamente costituiscono un archivio comunale.
A titolo esemplificativo si segnala la presenza di pergamene dal medioevo all’età moderna e del Codice della Catena, il prezioso volume di statuti del XV secolo che deve il suo nome alla catena che lo ancorava al luogo della consultazione. Nella sezione novecentesca si trova documentazione relativa alla fiera del tartufo, ai cambiamenti urbanistici della città (ad esempio la trasformazione dell’importante complesso della Maddalena), all’attività partigiana, alle numerose scuole (dall’Enologica a quella di musica).
Oltre agli atti prettamente comunali sono presenti anche i fondi di enti autonomi estinti o soppressi, la cui attività era strettamente connessa all’amministrazione locale. Sono organismi con statuto, organi deliberativi e contabilità proprie. Anch’essi sono particolarmente cospicui e numerosi: ad esempio la Congregazione di carità, l’Ente comunale di assistenza, le opere pie (tra cui l’Opera Pia Giraudi, la Cassa di Beneficenza Albese "Teobaldo Calissano"), il Patronato albese per gli orfani dei contadini ed operai morti per la patria, l’Ufficio di conciliazione, i vari consorzi irrigui e stradali (tra cui il Consorzio di 3^ categoria per la sistemazione del fiume Tanaro dal ponte di Pollenzo a quello di Alba), il Centro per l'incremento della frutticoltura nella zona albese - Alba, e molti altri.
Strumenti per la consultazione
Sezione sec. XIV-1900
Mantiene per lo più l’ordinamento ottocentesco. La consultazione risulta abbastanza complessa per la sovrapposizione di strumenti diversi (inventari ottocenteschi, revisione compiuta alla fine degli anni ‘80 del ‘900, Appendice documentaria). Per ora si è cercato di migliorare la situazione con la compilazione di una guida alla consultazione.
Questi nello specifico gli strumenti da utilizzare per le ricerche:
- "Inventario generale Degli Atti, Titoli e Carte depositate negli Archivi dell’Illustrissima Città d’Alba Signora di S. Rosalia" chiuso il 28 agosto 1846 (cartaceo)
- Supplementi all’"Inventario generale Degli Atti, Titoli ecc." dal 1841 al 1894 (25 registri cartacei)
- "Inventario dell’Archivio della Città d’Alba 1895-1900" (cartaceo)
- Volume dattiloscritto (in due copie) dall’archivista Anna Bruno nel 1992 (cartaceo)
- 7 volumi numerati da 1 a 7 costituiti dalle fotocopie di quaderni manoscritti di Anna Bruno (cartacei)
- "Appendice documentaria", redatta dall’archivista Anna Bruno (cartaceo)
- Sezione sec. XIV-1900. Guida alla consultazione, 2013
Sezione 1901-1970
In parte disordinata; molti metri lineari sono stati riordinati e descritti a partire dal 2009 in tranche di schedatura e riordino parziale. Si riporta di seguito il documento di riepilogo: