Una pura formalità
Ultima modifica 13 novembre 2022
Dal film di Giuseppe Tornatore, versione teatrale e regia di Glauco Mauri, con Glauco Mauri, Roberto Sturno, scene di Giuliano Spinelli, costumi di Irene Monti, musiche di Germano Mazzocchetti, Compagnia Mauri Sturno, in collaborazione con la Fondazione Teatro della Pergola.
Info generali
- Date: sabato 21 febbraio 2015
- Ora: 21:00
- Sala: M. Abbado
- Ingresso: a biglietto oppure in abbonamento
Lo spettacolo
Dopo il bellissimo Quello che prende gli schiaffi di Andreev, in scena al Teatro di Alba nel febbraio 2013, torna la coppia Glauco Mauri e Roberto Sturno con la versione teatrale del film di Giuseppe Tornatore Una pura formalità. Quando il film uscì nel 1994 fu accolto, per la sua inquietante novità, con una certa difficoltà da parte della critica. Oggi è considerato uno dei suoi lavori più belli in assoluto, un “piccolo capolavoro” con protagonisti Gérard Depardieu e Roman Polanski e con un giovanissimo Sergio Rubini.
Nell’allestimento teatrale Roberto Sturno è lo scrittore Onoff e Glauco Mauri il Commissario. Tema centrale di Una pura formalità è la ricerca della memoria. Gli squarci che si aprono nella mente del protagonista durante il serrato interrogatorio in uno "strano" commissariato ricostruiscono il suo passato, risalgono alle sue origini con continui colpi di scena, e come in un thriller lo spettatore arriva alla verità con un inatteso finale.
«Ho cercato di far rivivere tutta la forza drammatica della sceneggiatura – si legge nelle note di regia di Glauco Mauri – modificandone quelle parti che si presentavano con dei connotati troppo cinematografici, preservandone al tempo stesso quell’intensità che dall’inizio ci avvolge nel suo misterioso intreccio. Il racconto rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono in una serenità inaspettata e commovente: un capovolgimento radicale di quello che sembrava un giallo».