I Vestiti Nuovi dell'Imperatore
Ultima modifica 5 maggio 2021
I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE
ideato, diretto e interpretato da Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Max Zatta
testi di Luca Chieregato
scenografia e costumi e Alessandro Aresu e Mirella Salvischiani
I Fratelli Caproni
Info generali
Date: domenica 21 dicembre 2014
Ora: 16.30
Sala: M. Abbado
Ingresso: a biglietto (vai ai prezzi biglietti) oppure in abbonamento (vai ai prezzi abb.)
Modalità acquisto: (vai alla pagina biglietti - vai alla pagina abbonamenti)
Lo spettacolo
C’è un regno piccolo, molto piccolo, così piccolo da somigliare ad un circo, dove vivevano due fratelli stravaganti, un po’ eccentrici, un po’ anziani, un po’clown, consiglieri di un giovane sovrano, il re della pista, che desta in loro molta preoccupazione perché incapace di prendersi cura del proprio regno. Il re è vanitoso, superficiale, passa il suo tempo a curare il proprio aspetto, si cambia d’abito in continuazione e non è mai soddisfatto di ciò che indossa. Qui ci vuole un piano segreto, uno stratagemma… e così i due fidati consiglieri escogitano un’idea, e vestono i panni di due sarti mirabolanti capaci di costruire un abito meraviglioso, magnifico e… invisibile! O meglio, trasparente agli occhi degli stupidi, nella speranza di far rinsavire il giovane re.
Dalle note di regia: «Con questo spunto di partenza, che in parte si discosta dalla storia originale, gli attori in scena si cimentano con un classico della letteratura per ragazzi, scritto da H. C. Andersen perché tutti potessero vedere la fragilità del potere. Come si fa ad avere la stoffa del re? Già. Di stoffa, stiamo parlando, di capacità, e nessuno ha voglia di fare la figura dello stupido. Perché è un termine infelice, che ti rimane addosso a lungo, e se qualcuno lo pensa o lo dice di te, ci rimani male. Il trucco riesce, il re ci casca: l’abito invisibile diventa sempre più importante, ricco, bellissimo, non ci resta che sfilare davanti al popolo! L’inganno è tirato fino al limite, e sono gli stessi consiglieri a non sapere più se sia il caso di continuare. Anche loro sono nudi, nudi di fronte alla menzogna e alla stupidità. È una storia profonda, ricca di significato, e dietro le peripezie degli attori c'è il tempo e lo spazio per la poesia, per svelare l'inganno che il vestito magico cuce per noi».
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