Parole incatenate
Ultima modifica 13 novembre 2022
Un thriller di Jordi Galceran, versione italiana di Pino Tierno con Claudia Pandolfi e Francesco Montanari, regia di Luciano Melchionna, Ente Teatro Cronaca - Artù.
Info generali
- Data: venerdì 20 dicembre 2013
- Ora: 21
- Sala: M. Abbado
- Ingresso: a biglietto oppure in abbonamento
Lo spettacolo
Un cinema abbandonato, fatiscente, isolato dal mondo all'apparenza.
Uscite di sicurezza sbarrate da tavole di legno inchiodate.
Nella penombra distinguiamo, in silhouette, una giovane donna, Laura, seduta al centro della platea di quell'ex sala cinematografica, tra poltrone divelte e polverose. Davanti a lei, gigantesco, campeggia il primissimo piano del volto di un uomo, proiettato sul vecchio schermo strappato e sporco di muffa. L'uomo parla davanti a sé, guardando in camera. Ancora sudato e affannato per l'omicidio che dice di aver commesso. Confessa di essere un serial killer e di aver già ucciso diciassette persone: una al mese, tutte scelte a caso. La giovane donna, legata e imbavagliata, assiste inerte all'inquietante proiezione finché non si riaccendono le luci e quello stesso uomo, serafico e sorridente, appare accanto a lei. L'uomo ha sequestrato la ragazza e la costringe ad un inquietante gioco di società, un gioco di parole e sillabe da 'incatenare' tra loro.
Con la sua perfetta strutturazione, i suoi tocchi di crudeltà e perversione, e il suo convulso susseguirsi di colpi di scena, Parole incatenate non è solo un thriller mozzafiato ma una storia profonda e complessa, un duello senza esclusioni di colpi, in cui verità e finzione, desideri e bugie parlano della parte oscura e torbida che è in ciascuno di noi.
Si ricorda che il Botteghino del teatro in piazza Vittorio Veneto, 3 (tel. 0173 35189) è aperto al pubblico sempre a partire da 1 ora prima dell'inizio dell'appuntamento.