Lo Stress, Lo Stress è Frutto del Progress

Ultima modifica 5 maggio 2021

foto di  Lo stress, lo stress è frutto del progressLO STRESS, LO STRESS E' FRUTTO DEL PROGRESS!!
riflessioni in satira sugli stress della vita quotidiana

testo, scenografia, regia e realizzazione a cura della Compagnia
Associazione Culturale Magog




Info generali
Date: domenica 14 dicembre 2014 
Ora: 16.30
Sala: M. Abbado
Ingresso: a biglietto (vai ai prezzi biglietti) oppure in abbonamento (vai ai prezzi abb.)
Modalità acquisto: (vai alla pagina biglietti - vai alla pagina abbonamenti)

Lo spettacolo
E se un giorno sentissimo il bisogno di fermarci per osservare dall’esterno il nostro stile di vita? Ci accorgeremmo del ritmo frenetico che caratterizza le nostre giornate e della spiacevole sensazione che di solito le accompagna: lo stress. Una parola che ascoltiamo e usiamo sempre, ma… Che cos’è veramente? Da dove nasce? E come si può curare? Attraverso divertenti episodi l’Associazione Culturale Magog accompagna per mano lo spettatore alla scoperta dei rimedi efficaci allo stress, come il recupero del dialogo e dei rapporti interpersonali.
Sul palcoscenico si alternano tanti personaggi alle prese con ansie e fissazioni. C’è la donna ipocondriaca che contribuisce, con le sue lamentele, all’isteria di una ragazza appena conosciuta; ci sono i genitori apprensivi che, pur di proteggere l’adorato pargolo, gli impediscono ogni azione e svago; c’è il padre esigente che pretende dal figlio la perfezione assoluta; c’è la coppia distante ed esaurita nel tentativo di stare al passo con i mille impegni presi.
Protagonista, in negativo, dell’intera vicenda è il consumismo, evocato più volte a ricordare che molti beni considerati necessari spesso rispondono, in realtà, a bisogni indotti da imprenditori senza scrupoli e da una pubblicità ingannevole. Così, la risposta più immediata al problema dello stress sembra essere lo “Snervosin”, una pillola miracolosa capace, almeno in apparenza, di guarire qualunque male affligga i fiduciosi teledipendenti. Non rimane che sederci comodi in platea e lasciarci guidare in un viaggio, dai toni ironici e irriverenti, tra le inquietudini e i paradossi della società moderna.

   
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