Novecento studenti si sono confrontati sul tema dell’autostima in un incontro organizzato dalla Consulta e dall’Assessorato per le Pari opportunità
Novecento tra ragazze e ragazzi, studenti delle classi seconde e terze delle secondarie di primo grado degli istituti comprensivi e delle scuole paritarie albesi, lunedì 5 febbraio hanno riempito le due sale del Teatro Sociale, per partecipare a una mattinata di approfondimento e confronto sul tema dell’autostima.
Un tema importante e allo stesso tempo delicato, soprattutto per chi si trova a vivere la fase dell’adolescenza e della pre-adolescenza. È per questo che la Consulta per le Pari opportunità del Comune, insieme all’Assessorato per le Pari opportunità, ha deciso di toccare proprio questo argomento. La Consulta, che si avvia verso la conclusione del mandato in corso, dedica da sempre molta attenzione al tema dei giovani e delle loro esigenze, all’interno del progetto “Consultare i giovani”. Lo scorso dicembre, le classi terze delle secondarie di primo grado sono già state coinvolte in un convegno su bullismo e cyberbullismo, nell’ambito degli appuntamenti per il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Per quanto riguarda la mattinata, il format è stato lo stesso: sul palco, con il sipario alzato sulle due sale, si sono susseguiti esperti in grado di dialogare direttamente con i giovani e di coinvolgerli, moderati dalla presidente della Consulta Ivana Sarotto. A fare gli onori di casa il vicesindaco e assessore Carlotta Boffa. Molto apprezzata la presenza di Giancarlo Fornei, noto formatore, scrittore e mental coach, che ha proposto agli studenti spunti di riflessioni e consigli concreti. A intervenire è stata poi Nadia Boido, psicologa in servizio nell’Asl Cn2, che ha anche illustrato i servizi offerti dall’azienda sanitarie, compreso lo sportello attivo nelle scuole. Ad animare la mattinata anche Nicola Conti, educatore, che ha proposto agli studenti video significativi: sono stati gli stessi ragazzi a intervenire con domande e riflessioni, che hanno aperto la discussione.
“Ringrazio la Consulta per aver voluto affrontare questo tema fondamentale insieme ai giovani studenti albesi – dichiara l’assessore per le Pari opportunità Carlotta Boffa -. L’autostima è certamente la base per crescere sani e sereni, capaci di affrontare il proprio percorso di vita, rispettando sé stessi e gli altri. Un grazie speciale anche ai ragazzi che hanno dimostrato interesse e attenzione. Auspico che gli enti coinvolti a vario titolo nella crescita e nella formazione dei nostri giovani si adoperino per fornire loro un numero sempre maggiore di strumenti pratici per sviluppare una visione positiva di sé stessi e delle proprie capacità”.
Commenta Ivana Sarotto, presidente della Consulta per le Pari opportunità: “Sono entusiasta che l’evento abbia riscosso interesse da parte delle scuole, dando vita ad evento straordinario che ha visto quasi 900 ragazze e ragazzi, pronti a confrontarsi sul tema dell’autostima. Gli studenti, carichi di energia e desiderosi di essere protagonisti, hanno interagito in modo attivo e positivo con i relatori”. E prosegue: “Perché abbiamo voluto concentrarci sull’autostima? Perché è un aspetto fondamentale per affrontare le sfide della crescita, costruire un'immagine positiva di sé stessi e sviluppare la capacità di relazionarsi con i coetanei, prendere decisioni, sperimentarsi e navigare nel mondo con sicurezza. Giovani con una buona autostima sono meno influenzabili dagli altri e dal gruppo, cercheranno meno omologazione social e sociale, e godranno di maggiore sicurezza”.
Aggiunge il formatore Giancarlo Fornei: “Sono onorato di aver partecipato ad un evento così ben organizzato. Vedere insieme 900 ragazzi adolescenti, attenti e coinvolti sino alla fine, è stato emozionante. La loro “fame” di domande e risposte dovrebbe far riflettere chi opera ai vertici della scuola pubblica: questi ragazzi non hanno solamente bisogno di conoscenza, ma anche di credere in sé stessi. Sogno l’inserimento dell’autostima nelle materie curriculari, per affiancarli nel loro percorso. Sono grato alla Consulta per le Pari opportunità per la bellissima esperienza che mi ha permesso di vivere”.