Alba e Bra chiedono congiuntamente la riapertura del Tribunale
Pubblicato il 19 maggio 2023 • Servizi
Le Amministrazioni comunali di Alba e Bra guidate dai sindaci Carlo Bo e Gianni Fogliato giovedì 18 maggio hanno approvato una delibera di Giunta con la richiesta di revisione della geografia giudiziaria e la riapertura del Tribunale di Alba.
Il Foro albese è stato soppresso ed accorpato a quello di Asti il 13 settembre 2013. Contemporaneamente è stata soppressa anche la sede distaccata del tribunale albese a Bra.
Le delibere, approvavate all’unanimità, chiedono al Presidente del Consiglio e al Ministro della Giustizia, che in caso di una revisione della geografia giudiziaria, con possibilità di riapertura dei tribunali soppressi, il Tribunale di Alba rientri nel novero dei presidi giudiziari soggetti all’ipotesi di riforma. Le Amministrazioni si rivolgono anche al Tavolo delle autonomie locali per concordare opportune iniziative da attivarsi.
«Il nostro territorio è stato fortemente penalizzato dalla soppressione non solo del Tribunale di Alba ma anche della sua sede distaccata a Bra – dichiarano congiuntamente i sindaci di Alba Carlo Bo e di Bra Gianni Fogliato – Era l’unico tribunale tra quelli chiusi ad avere anche una sezione distaccata. La Provincia di Cuneo, “Provincia granda” attualmente ha un solo tribunale con sede a Cuneo. Con una superficie di circa 6.900 chilometri quadrati è la terza provincia più estesa d’Italia ed è superiore a quella dell’intera Regione Liguria che può contare su quattro tribunali. Inoltre, la naturale collocazione geografica di Alba, agli antipodi di Cuneo giustificherebbe la sua collocazione di un secondo tribunale in Provincia. Il circondario del Tribunale di Alba, con un bacino di utenza di oltre 200.000 abitanti includeva ben 79 comuni. In più il Palazzo di Giustizia di Alba, inaugurato nel 1989, era stato progettato e realizzato con la finalità specifica di ospitare gli uffici giudiziari in spazi ottimali. La riapertura sarebbe un servizio necessario per una zona con numerosissime aziende di spessore internazionale. Chiediamo a gran voce che a questo territorio venga restituito un Tribunale che per dimensione, numeri e produttività, figurava tra i più efficienti e virtuosi dell’intero Piemonte».