dal film di Dino Risi
con Massimo Ghini e Galatea Ranzi
adattamento di Enio Coltorti e Gianni Clementi
regia di Ennio Coltorti
con Massimo Ghini e Galatea Ranzi
Produzione esecutiva Enzo Gentile

Tratto dall’omonimo e celebre film di Dino Risi, lo spettacolo è un omaggio al capolavoro del cinema italiano. In scena Alberto Nardi, un industriale romano, megalomane, ma con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato con una ricca donna d’affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative. La moglie, tuttavia, consapevole dell’assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo “cretinetti” anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, rovinandolo ulteriormente. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali.

 

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