Il Sindaco della Liberazione
Pubblicato il 10 aprile 2025 • Evento culturale • Piazza Vittorio Veneto, 3, 12051 Alba CN, Italia
Gli ex Sindaci Ettore Paganelli, Tomaso Zanoletti, Giuseppe Rossetto, Maurizio Marello, il Sindaco dal 2019 al 2024 e l’attuale Sindaco rendono omaggio all’ Onorevole Teodoro Bubbio.
Una serata dedicata al parlamentare, Senatore e membro dell’Assemblea costituente, a 80 anni dalla sua prima designazione come Sindaco di Alba.
Teodoro Bubbio nasce ad Alba il 2 gennaio 1888. Frequentò il Ginnasio liceo di Alba, conseguendo la maturità classica nel giugno del 1906 ed avendo vinto una borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione Giraudi di Alba, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino, ove conseguì la Laurea nel 1910; iniziò la carriera di segretario comunale, assegnato prima a Dronero, poi a Vercelli ed infine a Mondovì nel 1914, ove restò sino al 1920. Dirigente dell'Azione Cattolica, si iscrisse giovanissimo al Partito Popolare e fu candidato alla Camera dei Deputati nel 1919 per il Partito Popolare, ove venne eletto e fu rieletto nel 1921; nel 1920, assieme a Giovanni Vico, guidò la lista del Partito Popolare alle elezioni comunali che si aggiudicò i 24 seggi del Consiglio.
Convinto democratico ed antifascista, fu tra i maggiori oppositori al fascismo quando nel 1922 un gruppo di squadristi occupò il Palazzo Comunale e a motivo della sua attività politica subì perquisizioni ed arresti ed anche l'incendio della sua casa di campagna; componente del CLN albese, durante la Resistenza, il 26 aprile 1945, dopo la Liberazione, fu nominato Sindaco di Alba. Alle prime elezioni comunali del marzo 1946 dopo il regime fascista, fu eletto in Consiglio e Sindaco il 2 aprile 1946; eletto alla Costituente il 2 giugno dello stesso anno, Senatore di diritto dal 1948, fu Sottosegretario agli Interni nel VI e VII Governo De Gasperi; rieletto alla Camera dei Deputati per la DC dal 1953 al 1958, fu Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Pella, con delega per gli Affari dell'ex Africa italiana e per i Servizi dello spettacolo. Fu in Consiglio comunale fino al 1956. Morì ad Alba il 30 marzo 1965 e fu commemorato in Senato il 28 aprile.